In amore la domanda che dobbiamo farci è "cosa vogliamo davvero". C'è chi dice che l'amore non esiste e chi invece è convinto che esiste solo in funzione di alcuni presupposti: il lavoro ad esempio. Ma ne siamo proprio convinti? O forse per essere felici basta davvero poco?
E' possibile vivere due cuori e una capanna? La domanda se la pongono spesso ricercatori in tutto il mondo soprattutto oggi all'ombra della grande crisi economica. I casi di licenziamento e di cassa integrazione sono in aumento parallelamente al costante aumento della disoccupazione.
C'è chi dice che sia proprio per questo che il numero dei matrimoni in Italia sia in diminuzione. Ma è proprio vero?
Quattro anni fa una ricerca si focalizzò sull'importanza della nascita di un figlio sostenendo che questo serva sì ad unire la coppia ma solo nei casi in cui vi sia una convivenza di almeno 5 anni senza figli e una buona condizione economica. Ultimamente invece la Brigham Young University ha voluto riesplorare questo campo partendo da altre prospettive ed altri casi.
Per il Dottor Jason Carroll che ha condotto lo studio le persone che hanno una buona condizione economica o sono privilegiati dalla nascita sotto una buona stella ed in quel caso non hanno avuto la necessità di sperimentarsi in varie situazioni lavorative e di provare soddisfazione, oppure sono persone che per arrivare al successo hanno maturato una serie di ansie che non rendono felice il rapporto di coppia. In questo modo non si riesce ad equilibrare il binomio famiglia e lavoro.
Anche se i problemi economici possono intaccare la serenità di una coppia o di un'intera famiglia, solitamente la tendenza comune è quella di affrontare "insieme i problemi". Confidando nell'altro e nell'aiuto di entrambe le famiglie dei coniugi come avviene oggi giorno.
Dei matrimoni studiati, il 14% erano coppie di due non-materialisti e non benestanti. In circa l’11% delle coppie, la moglie era molto materialista, mentre il marito non lo era, in un altro 14%, il modello si invertiva con un marito materialista e una moglie non materialista. Il 20% delle coppie censite erano costituite da due coniugi materialisti. Il resto delle coppie era nel mezzo: né particolarmente materialista né eccessivamente distante dal denaro.
Risultato? In tutti casi, il materialismo è risultato dannoso per il matrimonio.
Maria Melania Barone
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