venerdì 16 settembre 2011

Odio: rovina la salute

La rabbia e l'odio rendono infelici e rovinano la salute: a dirlo è una recente ricerca condotta da Carsten Wrosch della Concordia University di Montreal.

A provocare rabbia, odio e amarezza sono eventi reali della vita e spesso molto frequenti. Chi di noi infatti non ha mai incontrato nella propria vita un capo autoritario, rigido e rigoroso oppure problemi un po’ più gravi come mobbing, truffe e quant'altro? 
A questi problemi della vita si può reagire con tranquillità, affrontandoli a sangue freddo e con furbizia, oppure con forte rabbia. In realtà il secondo comportamento è il più frequente e questo spiega come mai i casi di depressione siano in aumento.

Ma la cosa peggiore è che oltre all'aspetto psicologico la rabbia danneggia anche il nostro organismo. Le persone colleriche hanno solitamente problemi di ipertensione e problemi cardiaci.

Questi soggetti hanno inoltre un rischio molto elevato di morire a causa di malattie cardiache.

Tutto questo è causato da un'alterazione fisica istintiva dell'organismo che si prepara al “combattimento” alterando la presenza cardiaca, irrigidendo i muscoli ed aumentando la pressione sanguigna. Se questo stadio dura pochi minuti non crea pericoli, ma se si protrae nel tempo diventa davvero pericoloso. Anche la proteina C reattiva crea un forte stress cardiaco. In buona sostanza gli effetti della rabbia e dell'odio sono gli stessi del fumo. L'unica soluzione è fare attenzione al nostro stato interiore e provare ad eliminare la rabbia.

Per questo è importante sfogarsi con amici o facendo sport. Cerca di stimolare la mente con altri interessi. Quando capita di avere a che fare con la persona che ti crea disturbi, non subire in silenzio ma affrontala facendo sempre attenzione a non alterare i toni e mantenendo un self-control che tutti ti invidieranno. Tutto ciò ti creerà un grande sollievo psicologico ma ti aiuterà anche a risolvere i problemi fisici.

lunedì 5 settembre 2011

Il buonumore aiuta la vista

Non solo diabete, stanchezza cronica, apatia, miopia sono fattori che influiscono molto sulla vista, ma da oggi una ricerca dimostra che un ruolo fondamentale ce l'ha anche l'umore.

Ottimisti per vederci meglio? Non è una battuta. Da oggi lo dice anche la ricerca scientifica. Secondo gli esperti infatti alle normali patologie degli occhi si associa anche il fattore psicologico. Il buon umore ci permette di acquisire maggiori informazioni visive.

Lo studio in questione è stato condotto da Adam Anderson e Taylor Schmitz dell'Università di Toronto ed è stato pubblicato sul Journal of Neuroscience. I ricercatori si sono concentrati sul monitoraggio di alcune aree della corteccia cerebrale dei volontari, per osservare come il cervello elabora le informazioni visive a seconda dell’umore del soggetto.

Ovviamente non tutti i volontari hanno lo stesso buonumore. Vi sono persone maggiormente positive e persone negative. Ma dai risultati dello studio si evince che solo chi è davvero positivo processa un numero di informazioni maggiore, nota un maggior numero di sfumature e contestualizza meglio l'immagine nel complesso.

Secondo Taylor dunque “il buonumore letteralmente allarga la finestra attraverso la quale guardiamo il mondo“. Tuttavia vedere sempre bene e avere un'immagine completa dell'insieme aumenta le possibilità di distrazione. Ne risulta dunque svantaggiata la concentrazione.

Circa il 90% delle persone ottimiste prese in esame hanno dimostrato una capacità superiore rispetto agli altri soggetti di vedere meglio le cose e di avere un'immagine più completa  e dettagliata del campo visivo. Dobbiamo dare ragione a coloro che spiegano le patologie con le peculiarità caratteriali? Forse. Fatto sta che la mente dell'uomo ha un potere molto forte che gli scienziati stanno ancora indagando.