Non solo diabete, stanchezza cronica, apatia, miopia sono fattori che influiscono molto sulla vista, ma da oggi una ricerca dimostra che un ruolo fondamentale ce l'ha anche l'umore.
Ottimisti per vederci meglio? Non è una battuta. Da oggi lo dice anche la ricerca scientifica. Secondo gli esperti infatti alle normali patologie degli occhi si associa anche il fattore psicologico. Il buon umore ci permette di acquisire maggiori informazioni visive.
Lo studio in questione è stato condotto da Adam Anderson e Taylor Schmitz dell'Università di Toronto ed è stato pubblicato sul Journal of Neuroscience. I ricercatori si sono concentrati sul monitoraggio di alcune aree della corteccia cerebrale dei volontari, per osservare come il cervello elabora le informazioni visive a seconda dell’umore del soggetto.
Ovviamente non tutti i volontari hanno lo stesso buonumore. Vi sono persone maggiormente positive e persone negative. Ma dai risultati dello studio si evince che solo chi è davvero positivo processa un numero di informazioni maggiore, nota un maggior numero di sfumature e contestualizza meglio l'immagine nel complesso.
Secondo Taylor dunque “il buonumore letteralmente allarga la finestra attraverso la quale guardiamo il mondo“. Tuttavia vedere sempre bene e avere un'immagine completa dell'insieme aumenta le possibilità di distrazione. Ne risulta dunque svantaggiata la concentrazione.
Circa il 90% delle persone ottimiste prese in esame hanno dimostrato una capacità superiore rispetto agli altri soggetti di vedere meglio le cose e di avere un'immagine più completa e dettagliata del campo visivo. Dobbiamo dare ragione a coloro che spiegano le patologie con le peculiarità caratteriali? Forse. Fatto sta che la mente dell'uomo ha un potere molto forte che gli scienziati stanno ancora indagando.
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