venerdì 3 febbraio 2012

Liquirizia: razionala in base all'età

La FDA ha dispensato recentemente alcuni consigli in merito all'assunzione di liquirizia. Una pianta dai mille benefici e le mille virtù che è diventata protagonista dell'igegneria culinaria, ma bisogna fare molta attenzione a quanta bisogna mangiarne soprattutto in base all'età.

Solitamente le precauzioni sul cibo sono indipendenti dall'età perché le variazioni di pressione di colesterolo, diabete e quant'altro dipendono più che altro dalla presenza di alcune patologie cardiovascolari o sindromi metaboliche.

Con la liquirizia il rischio "pressione alta" è sempre in agguato. E allora? Quali sono le precauzioni da prendere?

Innanzi tutto non bisogna mangiarne una gran quantità in una sola volta. Questa è la prima regola perché con l'assorbimento dei nutrienti della liquirizia il ritmo cardiaco inizia a cambiare.

Non si tratta di un'aritmia consistente se si è in buona salute, ma con l'età il rischio è quello di andare in contro all'ipertensione. A questo punto potrebbero verificarsi alcuni sintomi: ritmo cardiaco irregolare o debolezza muscolare. In questo caso meglio smettere di mangiarne e contattare il medico. E' bene inoltre ricordare che la liquirizia può interagire con alcuni farmaci, erbe e integratori alimentari. Se si assumono farmaci o integratori meglio consultare un medico sulle possibili interazioni.


Questi consigli sono stati dispensati dalla FDA (Food & Drug Administration) agenzia governativa appartenente al dipartimento di Salute e Servizi Sociali del Governo Americano. Tuttavia si tratta di consigli validi per tutti perché secondo la maggior parte dei medici  la liquirizia nera contiene glicirrizina, il composto dolcificante derivato dalla radice di liquirizia che può causare l’abbassamento improvviso dei livelli di potassio nel corpo. Questo effetto può portare anomalie del ritmo cardiaco, ipertensione, edema (gonfiore), letargia e insufficienza cardiaca.
I medici sottolineano che basta interromperne il consumo per ritornale alla normalità e ristabilire i normali livelli di potassio.

Se dunque hai cominciato a soffrire d'ipertensione dopo la menopausa o l'andropausa, rivolgiti al medico per conoscere i rischi degli alimenti che assumi più di frequente.

Maria Melania Barone

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